Home Calcio Serie A Gaetano D’Agostino: “Kvaratskhelia in uno stop mi ha ricordato Zidane”

Gaetano D’Agostino: “Kvaratskhelia in uno stop mi ha ricordato Zidane”

Napoli

A “1 Football Club” su 1 Station Radio, ha parlato Gaetano d’Agostino, ex centrocampista, tra le tante, di Roma e Fiorentina. Ecco quanto dichiarato: “Fiorentina-Napoli, Italiano contro Spalletti: cosa dobbiamo aspettarci? Sarà una partita molto aggressiva. Italiano cercherà di non far giocare il Napoli, perché se agli azzurri lasci il tempo di pensare ti fanno male. Il mister della Viola ha un marchio di fabbrica: voler dominare la gara. Spalletti è stato bravo ad insegnare i suoi principi ai nuovi arrivati. Gli azzurri sono, in questo momento, la squadra più consapevole dei propri mezzi e delle proprie idee, insieme alla Roma, anche se quest’ultima non ha raccolto il massimo”.

Penso che il ciclo della Juve sia finito, bisogna ripartire da un nuovo allenatore che porti altri principi, ci vorrebbe uno alla De Zerbi, ed il relativo tempo di cui avrebbe bisogno per insegnare il suo calcio. Non credo che il problema sia il fatto di non avere un centrocampo, il cervello del gioco può stare anche sulle fasce come fatto dal Napoli con Mario Rui e Kvaratskhelia, il problema è che i bianconeri mi sembra non abbiano assolutamente una idea di gioco. Guardare le loro partite, per me, è una fatica. Vedere un buco di venti metri tra difesa e centrocampo è un qualcosa di inguardabile. Quando seguo i match per imparare il mestiere, non guardo quelle dei bianconeri. Poi vorrei dire una cosa a Locatelli: Pure Lobotka viene marcato a uomo, ma si abbassa per venire a prendere palla, oppure per liberare un compagno. Rovella è quello che ha dimostrato la maggior personalità in quel centrocampo. Sento che la madre di Rabiot chiede dieci milioni per il figlio e penso: io quanto avrei potuto guadagnare? E Pizarro? E Pirlo? E senza scomodare grandi nomi, quale dovrebbe essere l’ingaggio giusto per Lobotka? Qui ci dobbiamo dare una regolata. Imparate a giocare prima di chiedere certi soldi: Rabiot, ai miei tempi, avrebbe fatto panchina, non conosciamo le sue caratteristiche perché non le ha mai dimostrate.

Qual è stato il miglior colpo di questo calciomercato? “Sicuramente Kvaratskhelia. Io giudico un giocatore dopo almeno venti partite, ma lui, se dimostrerà continuità, sarà un campione. A ventuno anni ci troviamo di fronte ad un potenziale campione, perché ha dimostrato già grandissimi numeri. Nove milioni di cartellino, se continua così De Laurentiis deve buttare il telefono dalle tantissime chiamate che gli arriveranno. Non aspettiamoci, ovviamente, che continuerà a segnare con questa frequenza, ma credo che abbia le potenzialità per farne almeno venti. Ha fatto uno stop su un cambio di gioco di Lobotka, contro il Monza, che mi è sembrato Zidane. Poi, nel contesto azzurro lui sarà sempre chiamato in causa perché idoneo all’idea tattica di Spalletti. Complimenti a Giuntoli per aver preso questo ragazzo, andando anche incontro allo scetticismo dettato dalla sostituzione dei senatori. Il 90% dei direttori, in Italia, non lo conosceva”.

Scudetto? “Per partenza sprint, velocità di apprendimento dei nuovi e freschezza di idee, il Napoli ci sarà sicuramente. La squadra è più matura della passata stagione, ed io ero uno di quelli scettici. Anche la Roma ci sarà perché è una squadra solida. Il Milan c’è perché è la squadra campione in carica. Infine ci metto anche l’Inter. Però non vedo una squadra schiacciasassi”.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24