Il difensore napoletano del Cagliari Fabio Pisacane avversario domani in campionato del Napoli ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetat dello Sport. Ecco le sue parole: “La mia Napoli era giocare a calcio a largo Baracche, poi con il caldo di spostavamo in Galleria Umberto. Mio padre mi veniva a prendere di notte. Io no volevo mai smettere di giocare. Era la mia valvola di sfogo. Il mio quartiere non era facile. Devo ringraziare il calcio se ne sono uscito. Ai Quartieri Spagnoli non c’è solo la Camorra, ma pure gente che si alza presto per andare a lavorare. Spero che la mia storia possa essere d’esempio. Non si deve guardare solo Napoli superficialmente. Conosco molto bene Insigne e l’apprezzo. La partita dell’andata me la ricordo. La sentivamo molto, io marcavo Callejon e ci fece male perdere 0-5. Io a Cagliari sono ospite e non entro in certe dinamiche. Per me il calcio deve unire. Vorrei che le tifoserie cagliaritane e napoletane si stringessero la mano come fa mio figlio all’asilo con i suoi compagni di squadra sardi. Il Napoli mi piace molto. Gioca il calcio più bello d’ Italia grazie a Sarri che ha portato spettacolo in Serie A“.
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