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Eurorivali del Napoli, Legia Varsavia: tutto quello che c’è da sapere sui prossimi avversari degli azzurri in EL

Ormai sono terminati gli aggettivi per descrivere questo Napoli di inizio campionato. Nonostante, infatti, il pessimismo generale che aleggiasse quest’estate intorno al club azzurro, a causa sia del fallito obiettivo Champions della scorsa stagione sia del deludente mercato in entrata, il Napoli, contro ogni più rosea aspettativa, ha battuto anche il Torino ed è tornato da solo in vetta alla classifica, scavalcando il Milan. Un successo, l’ottavo in otto partite, che sa di record: eguagliata la miglior partenza della storia del club, quella del Napoli guidato da Maurizio Sarri nella stagione 2017-18.

Non è tempo, tuttavia, di riposare per il Napoli, reduce dalla vittoria contro il Torino: al Maradona, infatti, giovedì arriverà il Legia Varsavia, squadra polacca, per sfidare gli azzurri nella gara valida per il terzo turno della fase a gironi (gruppo C) dell’Europa League. Per i partenopei si tratta di un match fondamentale, considerando l’attuale terzo posto nel raggruppamento C, frutto di un pareggio ed una sconfitta nelle prime due partite di Europa League, rispettivamente, contro Leicester e Spartak Mosca. Ora, pertanto, il Napoli se la vedrà con la capolista a sorpresa del proprio gruppo, il Legia Varsavia, che ha conquistato due successi nelle prime due partite.

Il club polacco, tuttavia, non potrà contare sul supporto del proprio pubblico in quel di Napoli, dal momento che la prefettura partenopea ha deciso di vietare la vendita dei tagliandi per il match di Europa League ai residenti in Polonia, per motivi di ordine pubblico. Come tutti i tifosi polacchi, infatti, anche quelli del Legia Varsavia sono molto caldi ed inoltre non sono nuovi ad episodi di violenza. Va ricordato infatti che Napoli e Legia si sono già affrontate in Europa League nella stagione 2015/16, la prima di Sarri come allenatore partenopeo, sempre nella fase a gironi: l’andata terminò 0-2 in favore del Napoli grazie a Mertens ed Higuain che siglò una rete fantastica, mentre al ritorno in casa gli azzurri vinsero ben 5-2. In quell’occasione vi furono scontri tra le due tifoserie all’esterno dell’allora San Paolo: il bilancio complessivo di quella notte di guerriglia urbana fu di 17 feriti e di circa 80 arresti di tifosi polacchi. Si capisce, pertanto, la ragionevolezza della decisione adottata dagli organismi competenti di vietare la trasferta ai tifosi ospiti.

Passando ad analizzare,invece, più nel dettaglio gli avversari degli azzurri, va subito rimarcato che, se il percorso del Legia Varsavia in Europa League è stato, per ora, straordinario ed inaspettato, non può dirsi lo stesso del suo andamento in campionato. I polacchi, campioni in carica, sono crollati in casa contro la capolista Lech Poznan ed ora si trovano, addirittura, al quartultimo posto in classifica con 9 punti in 9 giornate: un vero mini fallimento se si considera il prestigio del club polacco. Si tratta, infatti, di una delle compagini più titolate nella storia del calcio polacco, avendo vinto 15 campionati, 19 coppe nazionali, 4 supercoppe nazionali ed una Coppa di Lega polacca. A livello europeo, invece, il traguardo migliore del club è stato il raggiungimento delle semifinali, sia in Coppa dei Campioni (1969-70) che in Coppa delle Coppe (1990-91).

Nonostante questa importante tradizione sportiva e, soprattutto, nonostante il primo posto in classifica nel campionato polacco centrato lo scorso anno, il Legia è tuttavia uscito quest’estate al terzo turno preliminare della Champions League contro la Dinamo Zagabria, venendo così di fatto retrocesso in Europa League, alla cui fase a gironi si è qualificato dopo aver battuto lo Slavia Praga al quarto turno di qualificazione.

Passando infine ad esaminare l’organico ed il sistema di gioco del Legia Varsavia, l’allenatore, dal 2020, è Czeslaw Michniewicz. Il tecnico polacco, prima di quello dell’anno scorso, è riuscito a vincere il campionato polacco con il Zaglebie Lubin nella stagione 2006/07. Marchio di fabbrica del tecnico sembra essere la difesa a 3, che si appoggia sul gioco degli esterni in un 3-4-2-1 che spesso diventa un classico 3-5-2. I principali interpreti di questo sistema di gioco sono il portiere Artur Boruc, che è un ex conoscenza della Serie A avendo militato nella Fiorentina dal 2010 al 2012, il difensore svedese Mattias Johansson ex Az Alkmaar, il centrocampista portoghese Josue Pesqueira ex Porto e l’attaccante ceco Tomas Pekhart. Quest’ultimo, in particolare, ha segnato ben 22 gol nello scorso campionato, ma salterà sicuramente la sfida del Maradona a causa di un infortunio al naso che lo costringerà a sottoporsi ad un intervento chirurgico. Ulteriore pericolo scongiurato per la difesa azzurra.

Riuscirà il Napoli a centrare la prima vittoria in questa Europa League ed a rilanciarsi nel proprio girone?

Gianmarco Apuzzo

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Gianmarco Apuzzo nato a Napoli il 23/05/1993. diplomato nel 2012 al Liceo Classico Umberto I di Napoli e poi laureato con lode nel 2018 alla facoltà di Giurisprudenza della Federico II di Napoli. Grande appassionato di calcio (con particolare riferimento alle statistiche ed alla storia del calcio) e del Napoli è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24