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Esclusiva, Emanuele Marlia a Mundonapoli: “Gabbiadini è il colpo del mercato invernale, la Juventus che errore ha fatto a cederlo”

gabbiadini3Emanuele Marlia, agente Fifa, intervistato da MundoNapoliSport24 ha rilasciato alcune dichiarazioni, ecco quanto emerso:

Come vede il prossimo mercato degli azzurri?

Gennaio è il mese del mercato di riparazione, e questo sarà l’obiettivo del Napoli per potere essere competitivi su più campi. La vittoria di Doha ha dimostrato che alcuni degli acquisti fatti in estate avevano bisogno di tempo per integrarsi per poter rendere al massimo, cito per esempio De Guzman. La conquista della Supercoppa Italiana penso abbia influito sia sul morale della squadra sia sulle idee di investimento della società napoletana che non si lascerà scappare eventuali buoni acquisti mirati a rinforzare la rosa attuale.

La convince il probabile arrivo di Gabbiadini?

Se avvenisse, reputo che potrebbe essere etichettato come uno dei migliori colpi di questa sessione di calciomercato. La sua cessione, a mio avviso, sarebbe un errore per la Sampdoria, che perderebbe uno dei più interessanti giovani del panorama italiano e farebbe fatica a sostituirlo (l’acquisto di Correa è comunque un ottimo inizio…).

Cosa ci dobbiamo aspettare da questo ragazzo?

Ottime prestazioni e gol. Verrebbe acquistato un giocatore che garantirebbe la possibilità di giocare in fase offensiva con più moduli diversi.

Riuscirà a vincere la grande concorrenza che c’è nel reparto offensivo azzurro?

Penso di si e mi aspetto molto da lui. Il suo obiettivo sarà quello di giocare con continuità e segnare con altrettanta regolarità e penso ci possa riuscire.

Secondo lei, Pioli e Mihajlovic sono stati due ottimi mentori per la crescita di Gabbiadini?

Pioli ha insegnato a Gabbiadini a giocare in un ruolo non adatto a lui (per garantirgli un posto nel suo 4-2-3-1). Ruolo che ha ricoperto eccellentemente grazie alla propria forza fisica garantendo al Bologna sulla trequarti un possesso palla ed un fraseggio fondamentale per la squadra felsinea. Mihajlovic invece ha lavorato soprattutto sul lato psicologico del ragazzo, facendolo crescere dal punto di vista mentale ed infondendogli la grinta per diventare un top player a tutti gli effetti. Da questo punto di vista a Manolo manca ancora la giocata decisiva e la cattiveria calcistica che invece contraddistingue il suo allenatore. Sicuramente è sulla buona strada.

Crede che la Juventus ha fatto bene a cedere il ragazzo?

La Juventus ha acquistato Gabbiadini nel 2012 ed ha seguito la sua crescita da quel momento in poi, senza mai permettergli di vestire i colori bianconeri. E’ una politica che la Juve sta seguendo anche con altri giovani talenti italiani come, per citarne uno, Zaza. Posso comprendere l’impossibilità, dalla parte della Juventus, di aspettare i giovani calciatori vista la necessità di avere giocatori pronti e competitivi per potere competere su vari fronti, ma penso che nel caso di Gabbiadini sia stato commesso un errore, in quanto credo che il giocatore sia già pronto a vestire la maglia di un top club e da questo punto di vista mi aspetto solo ottime prestazioni nell’eventualità che vesta la maglia azzurra.

L’arrivo di Gabbiadini equivale ad una cessione nel mercato estivo di un big azzurro?

Penso che l’acquisto di Gabbiadini debba essere visto in un’ottica di rafforzamento della società e non in vista di una futura cessione di un top player azzurro. E’ vero però, che in un campionato come quello di serie A, ogni giocatore può essere ceduto se arrivasse l’offerta giusta.

A Bologna lei ha potuto osservare da vicino le prestazioni di Gabbiadini, ci potrebbe fare un profili di questo giovane talento?

Nasce calcisticamente nella realtà atalantina, venendo mandato “a farsi le ossa” in B al Cittadella, dove fa intravedere discrete prestazioni che obbligano l’Atalanta a puntare su di lui l’anno seguente. Con la maglia orobica non trova continuità nelle prestazioni e viene mandato al Bologna ( dopo che il suo cartellino venne ceduto in compartecipazione alla Juventus) per avere maggiore spazio e continuità in serie A. Nella stagione 2012/13 con Pioli, Manolo impara il ruolo di ala nel 4-2-3-1 e realizza sei goal e due assist in campionato. Dopo la stagione bolognese, veste la maglia della Sampdoria, rimettendo in pratica le sue doti balistiche, realizzando otto goal e quattro assist in trentaquattro partite sotto la guida di Delio Rossi. Ma questa stagione è sicuramente quella della consacrazione per Manolo. Grazie ai consigli di Sinisa Mihajlovic, il doriano ha realizzato sette reti in tredici partite, disputate nel ruolo di ala destra. Il ragazzo è un giovane di talento e disponibile al sacrificio per i compagni. Sa calciare le punizioni con grande precisione, sopperendo ad una forza del tiro non esagerata. Ha tanta voglia di mettersi in mostra anche quando parte dalla panchina. E’ l’attaccante che ogni allenatore vorrebbe.

Secondo lei come verrà collocato nello scacchiere azzurro?

Penso verrà fatto ruotare all’occorrenza in più ruoli offensivi: la sua posizione naturale sarebbe quella di prima punta, ma può giocare anche un po’ più lontano dall’area di rigore avversaria

Gabbiadini più sostituto di Insigne o di Michu?

Ha caratteristiche diverse da Insigne e quindi non penso verrebbe acquistato come vice Insigne, ma all’occorrenza ne può ricoprire il ruolo. Nel ruolo di Michu potrebbe giocare più vicino alla porta, e ciò aumenterebbe la pericolosità dell’attacco partenopeo

Lei che un esperto di calcio internazionale come vede l’arrivo di Strinic, e in generale gli altri nomi accostati al Napoli la convincono?

Il difensore della Dnipro pare voler sposare la causa partenopea ed andrebbe a ricoprire un ruolo dove il Napoli è carente. E’ un terzino mancino di ruolo, che può giocare anche a centrocampo. E’ un giocatore con un curriculum interessante e con un discreto numero di presenze in nazionale. Reputo sia un acquisto da fare ma comunque parliamo sempre di una scommessa, visto che il giocatore non ha esperienza del calcio italiano. Una volta provveduto all’acquisto del terzino sinistro, completerei la rosa con l’acquisto di un laterale destro di livello, possibilmente italiano e di un sostituto in attacco.

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