Enrico D’Andrea medico dello staff medico del Napoli ha rilasciato un’intervista al Corriere del Mezzogiorno. Ecco le sue parole: “Purtroppo bastano due mesi di stop per perdere il grado di allenamento che, con grande fatica (e soprattutto sudore) si era conquistato. Per questo motivo, dopo una sospensione, non puoi pensare di riprendere la pratica di un’attività fisica con il solito ritmo, perché potresti incorrere in spiacevoli inconvenienti ai muscoli che hanno assolutamente bisogno di una graduale ripresa.
L’obiettivo è la rimessa in moto del “motore”, per non rischiare di “bloccarlo” dobbiamo dargli il tempo di giusto per far circolare l’olio. L’intensità dovrà variare a seconda delle condizioni fisiche individuali, dell’età e delle condizioni climatiche.
Se non si dovesse avere la possibilità di monitorare la frequenza cardiaca (60-70% della frequenza max teorica), un metro di misura può essere la capacità di riuscire a parlare senza grosso affanno durante l’esercizio”.