L’attaccante belga del Napoli Dries Mertens ha rilasciato un’intervista al portale belga Rtbf dal ritiro del Belgio. Ecco le sue parole: “Non mi sono mai sentito così fresco, ho 32 anni, ma sento meglio il mio corpo rispetto ai ragazzi di 25-26 anni che incontro negli spogliatoi, ma forse perché io non ho figli. Vivo il momento migliore della mia carriera, segno gol molto facilmente. Ho intenzione di giocare bene per molto tempo.
Certo che ci penso al record di Maradona, tutti ne parlano. Sono abbastanza orgoglioso di avvicinarmi così tanto ad una leggenda del genere. Ho incontrato Maradona per due volte, ne abbiamo parlato un po’, ma non abbiamo fatto una foto, era a Napoli e sai come va. Tutti hanno rotto le palle, tutti volevano una foto o un autografo. Non volevo disturbarlo, inoltre non adoro gli idoli. Quando ero bambino, non guardavi il calcio, volevo solo giocare e ho trascorso il mio tempo in Pianura, vicino casa, con i miei due fratelli. Sono loro i miei due idoli. Non ci ho mai pensato ad imitare un obiettivo di Maradona, magari ci penserò la prossima volta. Ma se volessi segnare con la mano, non posso c’è il VAR. (RIDEn.d.r).
Voglio solo rimanere al Napoli, ma al momento non posso dire nulla. Sono belga,sono quasi italiano, sono stato nella vita italiana, sono sempre fuori, il sole, i piccoli caffè, la pasta. Quando sono venuto a Genk con la mia squadra, pioveva ed era il giorno più freddo. I miei compagni di squadra mi prendevano in giro, sono passato per un idiota quando ho detto a loro che è stato bello vivere in Belgio. Se me ne vado, mi mancherà tutto e non mi vedo firmare per un altro club italiano.Mi renderebbe strano, così tanto mi sento a casa a Napoli.
Come ho detto spero di giocare il più a lungo in cima. Non credo proprio di tornare in Belgio alla fine della mia carriera. Infine sono molto orgoglioso di aver condotto un tale percorso in Italia,che rimane un campionato molto tattico, anche se con gli anni è diventato più offensivo. Ho parlato con Romeleu Lukaku quest’estate e non ho dubbi sul suo successo nel calcio. La vita è ancora strana, mi è stato sempre detto che ero piuttosto profilato per il calcio spagnolo, tecnico, vivace, ma non ho ricevuto un’offerta dalla Spagna. Non mi sono mai pentito di aver firmato con il Napoli. Sono stato felice sin dal primo girono”.
