Home Calciomercato Dopo Gargano tocca a loro: hanno un solo anno di contratto e...

Dopo Gargano tocca a loro: hanno un solo anno di contratto e De Laurentiis vuole cederli

britosAltri saluti, più o meno accorati. Per tanti, non erano più adatti a questo Napoli. Per alcuni, invece, magari era il modulo a penalizzarli. Altri sostenevano anche che un posto nella squadra di Sarri l’avrebbero potuto trovare, con un po’ di adattamento. In fin dei conti, ad ogni modo, Gokhan Inler e Miguel Britos si aggiungono alla lista dei prossimi partenti. Destinazione Watford, con ogni probabilità, dal momento che Giampaolo Pozzo li vorrebbe destinare alla sua filiale inglese; il presidente dell’Udinese, infatti, oltre a possedere il Watford, ha anche la maggioranza del Granada. Anche loro pedine, dunque, insieme a Duvan Zapata, dell’affare che dovrebbe portare Allan in azzurro.
Sono arrivati insieme a Napoli, Inler e Britos, quattro anni fa, proprio di questi tempi. Il primo con tante aspettative: un investimento oneroso (18 milioni di euro, ndr), per un centrocampista che si era affermato in Serie A per il tiro dalla distanza e per un ottimo senso della posizione. La società preferì lui a Vidal, che si accasò alla Juventus. Magari, col senno di poi, qualcuno rimpiange questa scelta. Ma inizialmente non era così: lo stesso De Laurentiis lo annunciò in pompa magna, a bordo di una nave da crociera, mascherandolo da leone. Troppi proclami, forse, uniti all’adattamento a due moduli che mai ne hanno esaltato le caratteristiche tecniche. Prima il 3-5-2 di Mazzarri, in cui però il centrocampo spesso si disponeva a quattro per favorire l’avanzamento di Hamsik, poi il 4-2-3-1 di Benitez: in entrambi i casi, lo svizzero è stato chiamato sempre a ruoli di interdizione che mai gli sono andati troppo a genio e che male si conciliavano al suo tipo di gioco, in cui è lui il vero rifinitore offensivo. Ma il suo contributo non è mai mancato e l’umiltà con cui ha affrontato l’ultimo anno a Napoli, dove non ha giocato così spesso, lo ha contraddistinto.
Per Miguel Britos, il discorso è simile. Potenzialmente un ottimo difensore, ma che non è mai riuscito a rendere come avrebbe dovuto, se non in un passaggio di questa stagione, tra aprile e inizio maggio, dove ha fatto vedere davvero ottime cose, soffiando il posto da titolare a Kalidou Koulibaly. Poco spazio, invece, nell’era Mazzarri: il tecnico toscano non è mai stato un amante del turnover e questo ha limitato molto le sue presenze in azzurro. Benitez non se n’è mai voluto liberare e nel suo piccolo, Britos ha provato a ripagare la fiducia concessagli. Ma adesso, probabilmente, non basterà più. Ora le esigenze sono altre, e il Napoli deve tagliare gli esuberi e seguire le richieste di Sarri, per la formazione di una squadra competitiva comunque per traguardi europei, ma con una chiara identità. Forse troppo umile, per chi si è farcito la bocca di parole come “scudetto”e “Champions League”. Ma l’importante è che la squadra si mostri compatta e disposta ad arrivare fino in fondo. Indipendentemente da chi sia l’allenatore o il direttore sportivo. Indipendentemente anche, a questo punto, da chi siano i calciatori.

Articolo precedenteNoel Gallagher: “Ibrahimovic? E’ solo un idiota”
Articolo successivoVidal al Real: siamo alle firme ecco i dettagli
Testata Giornalistica sportiva on-line, aggiornamenti live h24 sulle vicende del Calcio Napoli e non solo...