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Dinamo Kiev – Napoli 1 – 2, il Napoli vince adattando il suo gioco alle qualità di Milik, ma soffre un avversario forte – Tattica, statistiche e video – a cura di Crescenzo Tortora

Il Napoli ritorna ai gironi di Championa League, è la sua terza partecipazione alla piùsnapshot importante competizione continentale, ed è esordio per il suo allenatore, è esordio per alcuni azzurri. E’ come se fosse un esordio per i tifosi, perché la canzoncina della Champions è una gioia, come se fosse la prima. In campo gli azzurri con la formazione standard, Mertens e Milik tra gli 11. La partita sarà molto impegnativa, gli avversari tengono il possesso palla egregiamente, e le 2 squadre si alterneranno per nascondere la palla all’avversario e per costruire le proprie azioni. Non succede spesso a questo Napoli di dover subire il gioco avversario, ed infatti Dinamo e Napoli sono pari nel possesso palla, 50% ciascuno. La partita è equilibrata, ma il Napoli arriverà al tiro più volte, 14 contro le 9 conclusioni ucraine, 2 a testa nello specchio, e il Napoli le sfrutterà entrambe. Buono anche il successo nei passaggi, 88% contro 85% avversario e il Napoli si difende sui duelli aerei, vince il 61% degli scontri aerei.

E’ una partita equilibrata e le 2 squadre si alternano nel guidarla. Gli azzurri dominano nel gioco il primo quarto d’ora, ma saranno troppo superficiali nei pressi della porta, sprecando qualche occasione che avrebbero potuto sfruttare meglio. Gli avversari provano con dei rilanci a cercare la fuga degli attaccanti e Reina deve anche deviare in angolo una conclusione da distanze siderali. Bravi gli ucraini nella pressione del portatore di palla e della nostra mediana, recupereranno alcuni palloni pericolosi (vedi alcuni episodi nel video seguente).

Dopo il quarto d’ora sono gli ucraini a prendere il pallino del gioco. Sulla fascia sinistra Ghoulam e compagni soffrono spesso la qualità e il dribbling di Yarmolenko, ma bene Koulibaly con alcuni anticipi sull’ucraino. E proprio dai piedi del talento ucraino parte il cross verso il centro dell’area azzurra che porterà al gol del vantaggio. Tsygankov colpisce verso l’area piccola di testa, Garmash gira a rete tra i difensori azzurri, Napoli troppo molle.

Gli azzurri si destano, e in 10 minuti riescono a pareggiare e a rimettere sui binari giusti la partita. E’ interessante notare, e in particolare in questa partita, come il Napoli abbia cercato di adattare il suo gioco alle qualità del suo nuovo attaccante. Come nelle ultime partite, il gioco viene spesso indirizzato verso le fasce, per cercare il cross al centro, per cercare la testa del polacco. L’azione del gol non è scientifica, il Napoli non vi arriva con la solita fitta rete di passaggi, il gol sembra quasi nato per caso. Ovviamente il Napoli cerca questa variante, l’attacco dall’esterno, Ghoulam ha spazio sulla fascia, fa partire un cross insidioso e sfrutta le qualità del suo nuovo attaccante. Il portiere ucraino Shovkovskiy non può uscire, sarebbe rischioso perché il pallone viene calciato con la giusta potenza e la giusta traiettoria. Crede che i suoi possano gestirlo. Ma non è così, svetta Milik, la palombella si insacca, è gol, ancora di testa.

In finale di tempo il Napoli arriva al vantaggio. Cambio di campo di Hamsik dopo una ripartenza, palla a Callejon, che trova quei centimetri per crossare in mezzo. Gli ucraini si sono allargati e quindi Mertens può spuntare dietro l’ultimo difensore ucraino dall’altro lato del campo, per colpire di testa. La difesa ucraina ribatte ma è troppo distratta e lascia spazio a Milik, che svetta ancora e insacca ancora. Ancora di testa.

Secondo gol della partita, secondo di Milik, quarto per lui al Napoli, è la sua seconda doppietta, il terzo di testa. Sono 4 i gol di testa per il Napoli tra campionato e Champions League. Durante la scorsa stagione il Napoli aveva segnato di testa 6 gol in campionato (0.16 a partita) e 2 in Europa League (0.25 per partita), quindi una media di 0.17 gol di testa a partita, 1 gol di testa ogni 6 partite (fonte Squawka)! Quest’anno è arrivato, dopo 3 partite di campionato e 1 di Champions League, a 4 gol di testa complessivi, 1 gol a partita! E’ un numero troppo piccolo di partite per poter indicare un andamento generale, ma suggerisce che il Napoli riesce a sfruttare le qualità del suo nuovo attaccante centrale.

Nei primi 20 minuti del secondo tempo il Napoli tiene maggiormente il pallino del gioco e si affaccia spesso nell’area avversaria, ma senza fortuna, come è senza fortuna Mertens che dall’angolo dell’area cerca il palo opposto, ma trova soltanto il palo. Quando sembra che la Dinamo possa riprendere a far suo il possesso palla arriva la mazzata, Sydorchuk viene espulso per doppio giallo, dopo una simulazione nell’area del Napoli. Nonostante timidi tentativi di possesso palla il Napoli non riesce a fare più gioco, non riesce a sfruttare l’uomo in più, nemmeno per difendersi e ripartire. E’ probabile che subisca l’importanza del match e quindi gli azzurri tentano inconsapevolmente di conservare il risultato, oppure il pressing portato per tutta la partita li ha stancati. Ecco uno spezzone della partita dove attaccanti e centrocampisti azzurri portano un asfissiante pressing alla difesa avversaria, che nell’occasione riesce ad uscirne egregiamente.

Fatto sta che il Napoli contro una Dinamo in 10 soffre negli ultimi 20 minuti. I cambi non riescono a risvegliare gli azzurri, che riescono, però, a difendere il risultato e portare a casa 3 punti fondamentali, perché ottenuti all’esordio e contro un avversario impegnativo. Dopo questa prima giornata gli uomini di Sarri sono primi nel proprio girone, perché Benfica e Besiktas non vanno oltre il pareggio.

Il Napoli vince adattando il suo gioco alle qualità di Milik, ma soffre un avversario forte. E’ stata una partita difficile che ha visto il Napoli non riuscire a fare il suo migliore gioco. Non ci riesce perché l’avverario è all’altezza della situazione, ama gestire il possesso, e ha qualità in alcuni uomini. Sarri dimostra di avere una squadra camaleontica che ha trasformato il proprio gioco per favorire le qualità della punta, aumentando il numero di cross dalle fasce, e sfruttando le qualità aeree del polacco. Manca qualche cosa nel fisico e nella mente, bisognerà essere ancora più decisi nelle prossime uscite europee, che saranno, al pari di questa, degli impegni molto complicati. Quindi, attento Napoli!

Crescenzo Tortora

La mia sul Napoli

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E' laureato in Fisica ed è ricercatore in astrofisica: si occupa dello studio dell'evoluzione delle galassie e dell'Universo. E' un appassionato tifoso del Napoli e curioso di capire il calcio attraverso i numeri e le statistiche, e non solo attraverso le sensazioni personali! Scrive di calcio ed in particolar modo del Napoli. E' un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24