Nella nostra città,Napoli, viviamo giorno dopo giorno per lo star bene e qualunque cosa accade la frase più sentita è ” Dio poi ci pensa”.
Ad ogni cosa c’è un limite , può crollare il mondo e ci pensa Dio, tua figlia si è fidanzata e ci pensa Dio, arriva Equitalia e ci pensa Dio , ma se tuo figlio non tifasse Napoli sarebbe una vita ”diversa” dove nemmeno Dio ci può pensare.
Napoli da un valore al calcio che forse solo in Argentina danno, c’è una rivalsa in quella maglia azzurra che pochi capiscono, siamo sempre stati lo straccio di un paese che ci ha saputo sfruttare e che ”si gode” la Nostra infinita bellezza.
Vacanze a Capri , un giro a Positano passando per la Costiera Sorrentina tra una pizza e un limoncello fatto in casa. La meraviglia che ci circonda nemmeno la capiamo,non la sfruttiamo ma anzi cerchiamo di ”imbruttirla” (carte a terra, delinquenza,soldi sporchi, scritte sui muri, zero assicurazioni sulle auto e motorini,imbrogli vari,bottiglie per terra…) , senza sapere che potremmo fare invidia al mondo o meglio lo sappiamo ma quel continuo ”puntare il dito” e caricare la colpa verso chissà chi ci rende un popolo Indifferente, che non ha mai voluto cambiare davvero le cose .
Su tutto o quasi siamo Indifferenti tranne che sul calcio, un figlio non tifoso del Napoli ” s’adda’ convertì ‘a forz’ ” direbbero i napoletani, il sangue è azzurro non può essere altrimenti.
Di Padre in figlio proprio così, e dal Magico Napoli si potrebbe arrivare a ”convertire” tutto ciò che di sbagliato facciamo, dalla passione azzurra alla passione per la propria città e per una Napoli migliore.
Giovanni Pisano
