“Jorginho è un calciatore che stimo tantissimo, mi piaceva già ai tempi del Verona”. Con queste parole Maurizio Sarri ha risposto alle domande sul dualismo tra l’ex Hellas e Mirko Valdifiori, ribandendo la sua ammirazione per il centrocampista italo-brasiliano. Parole che non possono che stimolare Jorginho, ancora scottato dai disastri dell’era Benitez, nella quale è stato costretto ad indossare panni non suoi ed a ricoprire un ruolo che non si adatta per niente alle sue caratteristiche.
La svolta è avvenuta nella gara di Europa League contro il Brugge. La scelta di Sarri di passare al 4-3-3, ha riportato Jorginho nel suo habitat naturale ed i risultati sono stati immediati: due assist all’esordio stagionale in Europa League e grande iniezione di fiducia. Il bis è arrivato contro la Lazio, con un’altra prestazione positiva per il regista classe ’91, che adesso attende di sapere se anche contro il Carpi indosserà una maglia da titolare o dovrà lasciare posto a Valdifiori. Al di là della scelta di questa sera, una cosa appare certa: Jorginho da esubero – questo è stato nell’era Benitez – sta diventando una pedina chiave del nuovo Napoli disegnato da Sarri. Una notizia che farà sicuramente sorridere Aurelio De Laurentiis, che per il mediano ha versato 9,5 milioni di euro nelle casse dell’Hellas…
Fonte : Tuttonapoli
