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Corrado Ferlaino: “Messi lontano dal Barcellona, non vincerà mai gli stessi titoli di Maradona a Napoli”

L’ex presidente del Napoli Corrado Ferlaino ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport rispondendo a questa domanda: “Messi, altrove, farebbe vincere come riuscì a Maradona con il Napoli e l’Argentina?”.

Questa è la sua risposta: “Ne dubito, perché fuori dal contesto Barcellona, con la sua Argentina, non mi sembra sia riuscito ad ottenere risultati indimenticabili. Nemmeno Cristiano Ronaldo ha portato la Champions alla Juve , questi tipi di calciatori fanno la differenza, gli altri si limitano a migliorarti solo.

Non ci avevo pensato che Bergamo e Brescia fossero le città di Bianchi, lo chiamerò sicuramente.

Vi sembrerà strano, ma evitando la televisione: sentir parlare di picchi, di numeri di morti, di contagi, di un terrore crescente mi mette tristezza. E allora affogo le mie ore nella lettura di qualche buon libro e pure lavorando, facendo progetti: io sono proiettato nel futuro, anche se tra un po’ compirò 89 anni, ma la mia mente è rivolta al domani e sarà così, immagino, anche alla vigilia dell’ultimo saluto.

Diverso e però eguale. Adesso mi viene il sospetto che alcuni dirigenti non abbiano ancora compreso la portata di questo dramma, lasciandosi ispirare nei ragionamenti dai propri interessi: la Juve vuole chiudere il campionato perché così lo vincerebbe, chi sta in coda o teme di retrocedere fa altrettanto per evitare la serie B. E invece servirebbero idee fondate sulla collaborazione e attraverso la costituzione di un pensatoio che studi formule e sistemi per ripartire.

Io credo che Agnelli sia una certezza e un referente che, nel confronto, tornerebbe utile; così come Lotito, che ha interessi divergenti da quelli della Juventus. E poi, super partes, chi ha dato dimostrazione in campo e fuori di essere illuminato: mi piace molto Percassi, che ha costruito un autentico miracolo; e propenderei poi per De Laurentiis che, negli ultimi campionati, ha rappresentato con il Napoli il contro-potere tecnico. Nel 2018 lo scudetto gli è stato negato, diciamo così, dalle decisioni di Orsato in Inter-Juventus. Perché quello scudetto sarebbe finito qui da noi.

La rovina è dietro la porta, perché la ragionevolezza durerà un attimo. Poi, tranne per chi ha già dimostrato lungimiranza, si tornerà a correre verso l’acquisto più costoso, il contratto più elevato, i bonus più invitanti. Il sistema è corroso da dentro, ci sono procuratori – e a me non stanno simpatici – che giocano su più tavoli, perché vivono di provvigioni e ogni cessione muove capitali. E a loro non interessa altro che spostare i propri assistiti. Negli Anni Ottanta, gli incassi erano limitati al botteghino, al Totocalcio, a qualche sponsor che iniziò a comparire. Adesso la Champions è un gettito di danaro che però viene bruciato, spesso, da spese colossali che non arrecano beneficio”.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24