Home Calcio Serie A Corrado Ferlaino: “Il razzismo era presente pure ai miei tempi”

Corrado Ferlaino: “Il razzismo era presente pure ai miei tempi”

L’ex presidente del  Napoli Corrado Ferlaino ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport. Ecco quanto dichiarato: “Quando comprai il club azzurro, il Napoli era frazionato e la famiglia Carcione cedeva il 33% delle sue quote. Mi ricordo che molti erano interessati alla quota e mi ricordo che quella mattina c’era parecchia gente che aspettava l’ascensore per salire e trattare l’acquisto del Napoli. Io bruciai tutti salendo a piedi e la signora Carcione mi fece accomodare in una stanza e iniziammo una vera e propria trattativa lampo che portò all’acquisto del club azzurro per una cifra di 70 milioni di vecchie lire acquistando un terzo della società. La scalata avvenne dopo quando si scontrarono Lauro e Fiore. Venni nominato presidente dal comandante che volle fare uno sgarbo al socio e mi ricordo che fu un centralinista farmi gli auguri. Negli anni 70 il  Napoli non aveva potere e autorevolezza tranne in pochi casi, come esisteva al Nord Italia. C’era la Juventus degli Agnelli, la Milano ricca evoluta e qualche altro caso di exploit casuale.

Noi galleggiavamo fieri del nostro bilancio, ma la svolta avvenne quando un giorno andai in banca e mi accorsi come il  Napoli fosse ricco. Io volevo vincere, non mi bastava il benessere economico e ricordo che il primo acquisto fu quello di Savoldi, poi arrivò Maradona. Una storia irripetibile, non arriverà mai più uno come Diego. Il Marsiglia voleva lui e io mi rifiutavo di rispondere al presidente Tapie, però poi arrivò da me con il contratto in mano dicendomi di scrivere qualsiasi cifra, ma io gli risposi con sdegno. Io non ho amato nessuno in maniera particolare, ma con Diego bisogna fare un discorso a parte. Ho sempre pensato al bene del Napoli ed essere intransigente è servito. Ora tutti sono gentili con me e ho ricevuto gli interessi che mi sono stati negati in passato.

Il razzismo sta degenerando e vi assicuro che era presente pure ai miei tempi. Mi piace Ancelotti e condivido ciò che dice nelle sue tesi. Pure di Gravina ci dobbiamo fidare perché è un uomo di calcio. Il divario dalla Juventus si è allargato perché ha più soldi”.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24