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Chiariello: “ADL investirà solo in un caso! Il problema quindi si fa serio.”

umbertochiariello-mIl giornalista di Canale 21 e conduttore di Campania Sport, Umberto Chiariello, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul Napoli al portale forzazzurri.net.

Dopo la sosta sembra di aver rivisto il Napoli pasticcione di qualche mese fa. La gara contro il Cagliari si era messa sin da subito sui binari giusti, ma poi, tra errori nostri e meriti del Cagliari, sappiamo tutti come è andata a finire. Nel Napoli, a tuo avviso, sono pesate di più le assenze o è stato solo un problema di concentrazione?

“Entrambe, perchè sicuramente l’unico palleggiatore di cui dispone questo Napoli è Jorginho e non a caso i due pareggi per 3-3, con tanto di rimonta da parte prima del Palermo e poi del Cagliari, sono avvenuti quando il centrocampista italo-brasiliano non era in campo. E’ un problema di caratteristiche degli altri giocatori del Napoli, non sanno fare possesso palla. Analizzando la partita abbiamo mostrato come, sul terzo gol del Cagliari, ci sono stati almeno 4 errori: il più evidente è stato sicuramente quello di Koulibaly, Rafael che in quel frangente poteva posizionarsi meglio e tentare di spazzare via la palla, Maggio che fa un retropassaggio ma era posizionato male e infine Hamsik che da una palla dietro in una brutta zona del campo. Tutta una serie di movimenti sbagliati che chiamano in causa anche il tecnico, perchè quando una squadra sbaglia ancora i movimenti dopo un anno e mezzo, allora anche il tecnico ha le proprie responsabilità. Laconcentrazione certo non era quella ottimale, perchè questi errori il Napoli quando affronta le grandi squadre non li fa”.

Premetto di essere un grande estimatore di Hamsik, ma non si può negare che lo slovacco non sia più quello di una volta. (Faccio una provocazione) Fargli fare un mesetto di panchina potrebbe avere su questo ragazzo una sorta di effetto terapeutico? Cioè, potrebbe essere un modo per risvegliare in lui quella rabbia che sembra un po’ sopita?

“No, assolutamente no! Hamsik ha una crisi di fiducia. Non ha mai avuto questa rabbia, non è stato e penso non sarà mai un trascinatore, non è nelle sue forze ne tantomeno nelle suecaratteristiche. L’Hamsik visto l’ultimo anno con Mazzarri è stato il migliore in assoluto, quello in cui il Napoli ha terminato al secondo posto, in cui ha realizzato 12 reti e 14 assist confermandosi miglior assist-man della serie A. Con Cavani se la intendeva a meraviglia ed aveva una posizione in campo che gli consentiva di esprimere le sue qualità. Con Benitez invece, lo slovacco non si sente più il cuore del sistema, non si sente più al centro del gioco, non è felice in campo e non riesce a trovare la sua posizione perchè il Napoli gioca con una serie fitta di passaggi in orizzantale mentre lui è uno che va in verticale e fa una fatica bestiale per trovare la sua posizione. Si dice che i campioni la posizione in campo la trovano da soli, è vero ma Hamsik non è un campione ma bensì un grande giocatore, nel senso che ha fondamentali fantastici, ha tempi di inserimento, sa usare entrambi i piedi in manieera sublime, però non ha l’uno contro uno, non ha il cambio di passo, il dribbling e non ha il carisma necessario. Un problema vero quindi, nel mondo di Benitez non è adatto e bisognerebbe adottare una soluzione anche drastica perchè in questi ultimi mesi si è deprezzato nell’appeal di mercato. Il suo rendimento non è più quello di una volta, rimane uno dei problemi di questo, Napoli”.
Con Insigne infortunato, Zuniga ai box e Maggio in scadenza sicuramente uno degli acquisti di gennaio sarà un esterno. Ti sei già fatto un’idea su chi potrebbe essere e, soprattutto, quali e quanti interventi opererà il Napoli sul prossimo mercato?
“Il Napoli ha un problema serio: ha 3 infortunati, perchè oltre ad Insigne e Zuniga c’è ancheMichu fermo e Ghoulam che partirà per la coppa d’Africa e potrebbe restare via un mese abbondante, quindi è un problema che va considerato, attualmente Callejon e Mertens non hanno alternative ed in più in avanti c’è solo Zapata poichè l’attaccante spagnolo, che è stata una scommessa di Benitez non vinta, ha tempi di recupero che sembrano molto lunghi e quindi verrà probabilmente tagliato dal proggetto. Il Napoli prenderà sicuramente un esterno basso, un attaccante esterno e chissà se anche un attaccante centrale, in più la società azzurra sta cercando anche un centrocampista, sguinzagliando osservatori. Sarà un Napoli molto attivo sul mercato di gennaio, bisognerà vedere in che modo economicamente: i cordoni della borsa di De Laurentiis si allargheranno solo nel caso in cui il Napoli vinca la Supercoppa italiana a Doha e stia a ridosso della Roma per il secondo posto. In quel caso la società farebbe uno sforzo, considerando anche una perdita di bilancio, anticipando le spese di giugno, pur di centrare un secondo posto che consentirebbe l’accesso diretto alla Champions. Viceversa sarà un mercato conservativo, cercando qualche PRESTITO per tamponare le falle. Al momento non ci sono soldi da investire, questa è la verità”.

Facciamo un giochino. Se fosse vera questa storia dei cinesi o degli arabi quale sarebbe il primo passo da fare che suggeriresti ai nuovi proprietari per costruire un grandissimo club?
“La prima cosa che farei sarebbe quella di potenziare le strutture, il Napoli è l’unica grande squadra europea a non averne. La situazione logistica della società partenopea è veramente vergognosa, Castelvolturno è un posto molto triste, non all’altezza dei vari centri sportivi degli altri grandi club italiani ed esteri, non ha un vero e proprio centro sportivo per i suoi giovani che vanno pellegrinando per i campi della Campania. Con la nuova riforma di Tavecchio sarà fondamentale avere 4 ragazzi provenienti dal vivaio e 4 italiani in rosa, quindi il Napoli dovrà cambiare strategia, cercando da subito sul mercato dei calciatori italiani e far ritornare a casa alcuni giovani: il primo taglio potrebbe essere quello di Radosevic per il rientro di Maiello, o Sepe al posto Di Andujar. Il Napoli insomma, dovrà adeguarsi nell’arco di 1 anno e mezzo che gli rimane per l’entrata in vigore di questa riforma e quindi punterei immadiatamente sulla costruzione di un vero settore giovanile”.

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