Home News Caso D’Onofrio: Trentalange rischia il deferimento

Caso D’Onofrio: Trentalange rischia il deferimento

AIA

Il capo della Procura Federale Giuseppe Chinè ha notificato l’atto di chiusura indagini sulla vicenda del procuratore Aia Rosario d’Onofrio, arrestato con accuse di narcotraffico. Nel corso delle indagini sono emersi “comportamenti disciplinarmente rilevanti” del presidente dell’Aia Alfredo Trentalange che rischia adesso il deferimento. Ecco il testo: “Trentalange avrà 15 giorni per organizzare ed esporre la propria difesa, ma intanto Gravina ha inserito all’ordine del giorno del consiglio federale del 19 dicembre un punto che parla da solo: “situazione Aia: provvedimenti conseguenti“, anche con l’obiettivo di tutelare gli arbitri stessi, che in questo momento vivono una situazione molto complicata”.

Queste sono le accuse pesantissime rivolte al presidente dell’ AIA Franco Trentalange: “Al presidente dell’Aia la procura Figc imputa varie ipotesi di violazione disciplinare: dall’aver omesso di verificare i requisiti professionali e morali di D’Onofrio – con cui avrebbe avuto un rapporto consolidato – all’aver contattato il vice presidente della commissione disciplinare nazionale Santoni per difendere il procuratore arbitrale, che Santoni aveva invitato a tenere comportamenti più consoni. E ancora i mancati controlli a seguito delle pochissime riunioni in presenza di D’Onofrio, che era ai domiciliari, fino ai dubbi sull’avvenuta reale acquisizione del suo curriculum e sulla veridicità delle dimissioni post arresto, comunicate dall’Aia alla stampa.

Infine si legge nelle motivazioni come Trentalange abbia “nel corso del Consiglio Federale del 15 novembre 2022, nel quale si discuteva il caso “D’Onofrio”, dinanzi a tutte le Componenti partecipanti, ha reso dichiarazioni non veridiche, perché smentite dalle indagini espletate da questa Procura e dai verbali di dichiarazioni univocamente rese da più appartenenti all’Ordinamento Federale in ordine alla avvenuta acquisizione di un curriculum di Rosario D’Onofrio prima della sua nomina a Procuratore AIA, ai titoli di studio e professionali posseduti da quest’ultimo e alle presunte, ma inesistenti, autocertificazioni rese dal medesimo”.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24