Stefano Campoccia, vicepresidente dell’Udinese, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Si gonfia la rete, trasmissione di approfondimento sui temi caldi in casa partenopea e non solo, in onda sulle frequenze di Radio Marte. Queste le sue considerazioni: “Tante disavventure ci hanno accompagnato in questa stagione. Le nostre ambizioni sono di caratura superiore, dobbiamo porci qualche domanda. Gli infortuni e gli avvicendamenti in panchina non hanno aiutato. Purtroppo quest’anno siamo da 6, ma è generoso. Il calcio italiano? Meglio copiare bene che inventare male. Dovremmo ispirarci alla Premier League per un campionato più competitivo”.
Campoccia ha poi aggiunto: “Cosa mi aspetto domenica contro il Napoli? Mi affido alla legge dei grandi numeri. Aurelio De Laurentiis vorrebbe i sediolini multicolor al San Paolo come alla Dacia Arena? Il presidente del Napoli è un amico, certe fatiche sono dovute al fatto che è difficile privatizzare lo stadio. L’atteggiamento muscolare dell’amministrazione di turno porta a dei mal di pancia su certe componenti, anche noi abbiamo faticato. Purtroppo l’italia non è un paese efficientista. Rodrigo de Paul all’Inter? Non fatemi venire le vertigini sul mercato. Dobbiamo raggiungere la salvezza: è una meta agognatissima. Affari con il Napoli? Il nostro track record vede il Napoli come nostro secondo miglior interlocutore di mercato. Inler non è stato valorizzato, un peccato. Seko Fofana? Potrà esplodere. Kevin Lasagna è il pallino di Cristiano Giuntoli? Fa bene a tenersi questo pallino, perché è nostro e lo stiamo valorizzando. Ignacio Pussetto gioca contro il Napoli? Spero di sì, stiamo facendo i nostri scongiuri lenitivi”.