Roberto Calenda, procuratore italiano di Osimhen, difende il suo assistito in occasione dell’intervista del quotidiano Il Mattino. Ecco le sue parole: “Non va accusato per una festa in famiglia. Ha commesso un’ingenuità, bisogna anche conoscere il contesto per avere un quadro completo della questione. Parliamo di un ragazzo di 22 anni che negli ultimi mesi ha vissuto un periodo molto difficile. E’ rimasto solo per molto tempo, ha perso il padre e con questo infortunio le cose sono ulteriormente peggiorate. Non vedeva i familiari da mesi e quando è rientrato a casa gli hanno organizzato una festa a sorpresa. Per cui va bene giudicarne l’errore ma non consideriamolo come se fosse andato ad Ibiza in discoteca. Ha sbagliato e chiesto scusa a tutti”.