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Barcellona nel segno di Messi, blaugrana ai quarti: Passano anche i Reds a Monaco per 3-1

Barcellona-Lione
Strepitosa prova di forza del Barcellona, che vola ai quarti di finale per il 12° anno consecutivo. I blaugrana deliziano il pubblico del Camp Nou spazzando via il Lione nonostante un piccolo passaggio a vuoto che ha illuso i francesi a metà ripresa. Il 5-1 finale porta le firme di Messi (doppietta), Coutinho, Piqué e Dembélé, che dopo le eliminazioni di Real Madrid e Atletico evitano la debacle del calcio spagnolo. Solo una macchia nella spettacolare serata del Camp Nou: gli incidenti tra le tifoserie rivali prima del d’inizio che hanno provocato cinque feriti tra i sostenitori francesi. 
MOSSA A SORPRESA — Génésio ha provato a sorprendere i catalani con una difesa a cinque puntando tutto sul rientro di Fekir, costretto a saltare la sfida di andata. Una mossa che ai francesi era valsa il pari esterno sul campo del Manchester City nella fase a gironi, ma che nulla ha potuto contro la classe e la fame di Messi e compagnia. L’undici di Valverde, che ha preferito Coutinho al posto dell’acciaccato Dembélé e ha rispolverato Lenglet e Sergi Roberto sulla linea difensiva, ha spaccato la diga avversaria grazie al palleggio rapido e costanti triangolazioni nello stretto soprattutto lungo l’out sinistro, dove Jordi Alba e Coutinho hanno spesso creato superiorità numerica. La mossa di Génésio si è rivelata controproducente anche per colpa della pessima serata dei suoi centrali, su tutti Denayer che al 17’ ha steso Suarez in area mettendo le ali ai catalani. 
UNO-DUE BLAUGRANA — Il rigore trasformato da Messi con un delicato cucchiaio di sinistro ha tramortito i francesi, vittima di un autentico tiro a segno per 50’. Al 31’ è arrivato il raddoppio blaugrana grazie allo sfondamento per via centrale di Suarez, che ha servito a Coutinho il più facile dei tap-in. Da quel momento il Lione ha rischiato l’imbarcata, evitata solo dall’imprecisione e dall’insistente ricerca della giocata spettacolare dell’attacco blaugrana. Suarez e Messi hanno graziato prima Lopes e poi il nuovo entrato Gorgelin in cinque circostanze.
 Bayern-Liverpool
Tensione ed equilibrio. Proprio come nella gara d’andata Bayern e Liverpool si dimostrano, fin dai primi minuti di gioco, squadre di pari livello. Non ce n’è una che effettivamente fa la partita, non ce n’è una che subisce l’altra. L’unica vera occasione dei primi 15 minuti, infatti, è di Thiago, che al 9′ calcia da una ventina di metri mancando di poco la porta. Al 26′ (dopo che Fabinho aveva sostituito Henderson infortunato) il Liverpool si affaccia per la prima volta nell’area dei bavaresi portandosi in vantaggio: su lancio lungo di Van Dijk è bravo Mané a proteggere palla su Rafinha e, accorgendosi dell’affrettata uscita di Neuer, appoggiare la palla in rete a porta sguarnita. La risposta del Bayern però non si fa attendere: al 30′ Lewandowski tenta di sorprendere Alisson con un tiro da fuori che, deviato, arriva debole fra le braccia dell’ex portiere della Roma. Al 39′ arriva il pareggio dei bavaresi: su cross di Gnabry dalla destra Matip, nel tentativo di anticipare Lewandowski,
LA RIPRESA — Nel secondo tempo il Liverpool riesce finalmente a prendere in mano il pallino del gioco: al 50′ Salah, partito in contropiede, non riesce a sorprendere Neuer, al 55′ l’egiziano viene anticipato, non senza affanno, poco prima di mettere in porta l’assist di Arnold. Il Bayern si vede solo al 61′, con Gnabry che mette ancora in difficoltà la difesa inglese, mette la palla in mezzo per Lewandowski che però non impatta bene col pallone. L’episodio chiave arriva al 69′: su punizione di Milner è Van Dijk a staccare su Hummels e insaccare di testa alle spalle di Neuer. Preso il gol il Bayern stacca la spina e rischia di capitolare al 75′: Salah, stretto fra gli avversari, non riesce a servire Mané liberissimo in area e spreca un’ottima occasione. Meno di 10 minuti dopo però si fa perdonare: su un tocco morbidissimo dalla destra trova Mané (lasciato libero da Hummels) che di testa batte ancora Neuer. La partita finisce lì, con il Bayern che saluta così la Champions e il Liverpool che si conferma squadra di altissimo profilo. E con la Premier che si dimostra superiore alla Bundesliga con tre qualificate a zero
Fonte: gazzetta.it
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