Dopo la sconfitta immeritata contro la forte Inghilterra nel test match di venerdì scorso, gli azzurrini finiscono ancora ko contro i pari età tedeschi, primi nel ranking Uefa, imbattuti nel 2018 e che vengono da cinque vittorie consecutive. Nella fredda serata di Reggio Emilia e con qualche scroscio di pioggia, davanti a un pubblico di soli amatori (5.300 spettatori), l’Italia offre un’altra buona prestazione, fatta di giocate di spessore e calciatori già fatti (Cutrone e Zaniolo su tutti), ma alla fine resta ancora con l’amaro in bocca. Come per la nazionale maggiore, anche gli azzurrini, che registrano qualche assenza (Kean e Mancini con i ‘grandi’ e Calabria e Vido fuori per problemi fisici), mostrano una buona predisposizione nella costruzione e nel pressing ma quando c’è da buttarla dentro cominciano i problemi. Così, dopo essere andati meritatamente in vantaggio al 21′ grazie a uno splendido contropiede sull’asse Zaniolo-Parigini, finalizzato al meglio dall’attaccante del Torino, al 37′ Orsolini avrebbe la clamorosa palla del raddoppio, ma il giocatore del Bologna solo davanti al portiere la spreca, cercando il pallonetto e centrando invece l’estremo difensore tedesco.
E nel calcio chi sbaglia paga e così al 41′ ecco il pareggio tedesco su rigore per un fallo di mano di Cutrone che in barriera stoppa la punizione di Waldschmidt che poi realizza il penalty. Uno a uno e tutti negli spogliatoi ma forse gli azzurrini pensano di starci ancora quando al 2′ della ripresa si addormentano consentendo ancora al solito Waldschmidt di entrare in area e colpire con un sinistro a girare sul secondo palo. Il gol scuote gli azzurrini che subito cercano il pari con Zaniolo (50′) che dal limite, a botta sicura, calcia di sinistro con la porta spalancata davanti ma un difensore tedesco riesce miracolosamente a deviare in angolo.
L’Italia finisce lì, perchè dopo la paura la giovane Germania prende in mano la partita e solo un super Audero al 67′ evita il tris. I giovani di Di Biagio, che nel frattempo con i cambi passa al 4-2-4 (dentro La Gumina, Pessina, Bonifazi e Castrovilli), non mordono più e l’unica chance che hanno, una punizione dal limite conquistata e battuta da Cutrone (79′), è respinta alla grandissima dall’ottimo Nubel che regala la vittoria ai compagni.
Fonte: raisport.rai.it