L’avvocato Enrico Lubrano c he ha affiancato Mattia Grassani al Collegio di Garanzia del CONI, ha commentato la sentenza ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto dichiarato: “ll nostro lavoro è stata dare chiarezza ed evidenza a situazioni di fondatezza giuridica. Il lavoro vero è stato determinato dalla condotta legittima e di buona fede e lineare che era stata tenuta dal Napoli in quei due giorni tra il 3 il 4 ottobre. Noi abbiamo dovuto dimostrarlo.
Sono sempre stato molto certo della fondatezza delle ragioni, ma questo l’ho sempre tenuto per me, so che la giustizia è aleatoria e per questa ragione con la società abbiamo condiviso l’impostazione di non parlare in questi giorni tra ricorso e decisione. Sapevamo di essere forti ma non volevamo parlare. Non avrebbe avuto senso.
Erano state compiute valutazioni giuridiche sbagliate con una certa evidenza. Non si era tenuto conto del fatto che la preclusione alla trasferta era stata già emanata sabato 3 ottobre. E’ vero che c’erano solo provvedimenti di isolamento domiciliare del gruppo squadra, ma questo comportava l’obbligo di rimanere presso la propria abitazione. Praticamente serviva la casa volante (ride, ndr). Non si poteva andare neanche al supermercato”.