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Aurelio De Laurentiis: “Otto mesi fa, ho presentato un’offerta a Callejòn e Mertens”

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato un’intervista a vari giornali. Ecco le sue parole: “Mertens e Callejòn sono due ragazzi intelligenti legati al Napoli e che stimo. Quando parli con Mertens non ti annoi, ti dà grande soddisfazione, è veramente un ragazzo in gamba e lo rispetto moltissimo. Ora avremo modo di parlare per capire cosa possiamo fare, ma bisognerebbe anche capire che il Napoli è una bandiera da amare e non solo per soldi, è come una bellissima donna. Io ho presentato ad entrambi un’offerta, già otto mesi fa e non posso fare uno sforzo superiore a quanto loro proposto. Se vogliono andare in Cina, per quelle che brutalmente si possono definire “marchette” dunque per denari, allora vadano. Io non so come andrà a finire questa vicenda.

Se Ancelotti mi dovesse chiedere Higuaìn lo comprerei. Per Koulibaly già in estate che è alle spalle ho rifiutato 105 milioni di sterline e sono consapevole che probabilmente un giorno sarò costretto a cederlo. Fabiàn Ruiz piace tantissimo, d’altra parte non avrei speso 30 milioni di euro per un ragazzo sconosciuto. Se mi offrono 180 milioni di euro, allora potrei anche discuterne.

Credo che nel mercato di gennaio non faremo nulla, ammiro Tonali e Castrovilli. Il primo è di proprietà di un mio amico e di auguro di cederlo per 50 milioni di euro. Il secondo, invece mi piace tanto. Sarri è un grande allenatore ha tanti pregi e qualche difetto. L’esperienza inglese gli avrà fatto bene. Ora è in un club che ha una cultura vincente, un proprio stile rigoroso e in una città meno distraente rispetto a Napoli, Roma o Milano.

L’ Inter certamente è in lotta per lo scudetto, ha un allenatore bravissimo come Conte. Il campionato si chiuderà il 24 maggio quando io compirò 71 anni e per raggiungere lo scudetto, serviranno varie componenti. La fortuna puoi invocarla, ma non è scontato che arrivi. Io al San Paolo comunque ci sarò, perché sarà l’ultima giornata e speriamo che ci sia un bel regalo.

A volte criticare il Napoli è un gioco al massacro a volte vuoto di logica e allora al City di Guardiola che stanno ad otto punti dal Liverpool cosa dovrebbero fare? A me non è andato a genio che si criticasse il mio silenzio.

Insigne se volesse andare via, andrebbe via. Pur convinto della sua napoletanità, non è mai stato davvero felice nel Napoli. Con i varia allenatori che ci sono stati qui, lui ah avuto rapporti alterni, con momenti si e altri no. Non c’è dubbio che sia un grande giocatore, però se lui pensa che la sua avventura sia terminata, si dovrà impegnare a dare un rendimento straordinario perché altrimenti rischia di rimanere un incompreso. E’ intervenuto Raiola, perché dopo la riunione del 1 maggio, Insigne ha avuto un calo di concentrazione e quindi responsabilmente il suo agente è venuto a vedere cosa fosse successo. Il problema di Insigne e di Raiola, non lo risolve De Laurentiis, ma lo deve risolvere prima di tutto il giocatore,che deve capire da grande cosa vuole fare. Ma io lo capisco e lo proteggo e non è vero che è stata una punizione metterlo in tribuna a Genk. Spero che si tranquillizzi. E’ stata una punizione di Ceferin perché bisogna sempre chiedersi il motivo per il quale in distinta bisogna vere solo diciotto giocatori.

Gli obiettivi di questa stagione sono sempre gli stessi dare il massimo combinando risultati economici con quelli sportivi evitando di chiudere bilanci in rosso come è già successo qualche volta e non deve più succedere. Non capisco gli eterni scontenti che girano attorno al Napoli. Io sono un industriale del calcio, non un presidente nominale come al Real Madrid o al Barcellona. la gente deve mettersi in testa che rappresento una proprietà. Devo stare attento agli equilibri economici, ma nonostante ciò il Napoli raggiunge sempre risultati importanti. Difficile competere con l’ Inter e la Juventus che si indebitano, oppure come il Milan che è sull’orlo del baratro. Io voglio andare più avanti possibile in campionato e in Champions League“.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24