Home Copertina Arkadiusz Milik: “E’ arrivato il momento giusto per provare una nuova sfida”

Arkadiusz Milik: “E’ arrivato il momento giusto per provare una nuova sfida”

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L’attaccante polacco del Napoli Arkadiusz Milik è stato intervistato dal sito polacco Sportoewefakty nel ritiro della Polonia. Ecco le sue parole: “Il mio destino era in bilico fino alle ultime ore del mercato. Si è parlato troppo di me e non sempre si è detta la verità. Per questo voglio fare chiarezza. Il Napoli voleva rinnovare il io contratto e mi ha detto: firma o vieni ceduto. Ho deciso di andare altrove, di provare qualcosa di diverso. Il mio manager stava cercando una squadra. C’erano diversi interessi, ci sono stati colloqui. La pandemia ha complicato alcune cose. 

Chi erano le squadre? Si parlava di Roma, Juve, Fiorentina, Atletico? Non voglio fare nomi, ma so che per un trasferimento ci vogliono diversi accordi. C’è stato il via libera da parte mia. Ma i club non andavano d’accordo. E sono rimasto a Napoli.

Roma? Ho fatto le visite mediche e andava tutto bene. Il club fece anche un comunicato. Ma non voglio dire qual è stata la squadra a cui sono stato più vicino. 

Era in Italia? Sì

Penso solo ai soldi? Fosse stato così, avrei già rinnovato. Ho ricevuto una buona proposta. Ma la vita di un atleta è breve e all’età di 26 anni volevo crescere ed essere un calciatore migliore. Questo è il momento giusto per una nuova sfida. Molte cose sono state fraintese.

Quali? Non c’è mai stata ostilità da parte mia verso il Napoli. Ho grande rispetto per la società e ho trascorso 4 anni meravigliosi. Ma ho deciso così, questa è la mia scelta. Ai giornalisti italiani piace aggiungere un po’ di dramma a questioni semplici. 

Guerra tra me e il club? Da parte mia assolutamente no. Mi auguro che i tifosi dopo questa intervista capiscano che non ho mai mancato di rispetto alla società. 

Il Napoli si è vendicato? Io volevo separarmi in armonia. Il club, però, non ha mai comunicato con le squadre in cui volevo andare. Questa non è stata una bella cosa per me. 

Questione d’onore per De Laurentiis? Abbiamo sempre avuto un buon rapporto, so come ragiona. Non credo sia stato influenzato dai media. 

Io non inserito nelle liste? L’ho scoperto dai giornali, ma mi aspettavo una scelta del genere. Però la mancanza di comunicazione non è del tutto professionale. Sono stato capocannoniere negli ultimi due anni e ho dato sempre il massimo. 

Parlerò con De Laurentiis? Non so se cambierà qualcosa parlandoci. Vedremo come andrà a finire. Intanto fino all’ultimo giorno del mio contratto mi allenerò come si deve.

Come sto fisicamente? Gattuso mi tratta come uno dei tanto, non come un giocatore che deve andare via. Non mi ha fatto sentire che qualcosa è cambiato. Fisicamente sto bene.

Critiche? Non è bello che la mia ragazza legga le offese nei miei e nostri confronti. Qualche tifoso si è pure avvicinato per chiedermi se stavo per andarmene. Non c’è odio, ma ripeto: molti leggono cose non vede e la gente ci crede. 

Il mio ristorante può aver rovinato il rapporto con De Laurentiis? La società detiene il 100% dei diritti d’immagine. Potrei esserne accusato, ma non è un problema che riguarda il mio addio. Sono questioni che si risolvono in poche ore.

 Coppa Italia vinta? E’ stato un anno strano a causa della pandemia, ci sono stati momenti complicati come il cambio allenatore, ma abbiamo concluso la stagione nel migliore dei modi”.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24