Antonio Di Gennaro, ex centrocampista del Verona ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TMW Radio. Ecco cosa ha detto: “In questo momento è scoppiato un bubbone, dopo le dichiarazioni di Gattuso. Se aveva la necessità di fare risultati, oggi ancor di più: si è messo a specchio con l’Atalanta, un 3-4-3 che però si è visto essere stato provato poco, c’erano difficoltà nella manovra. Lo 0-0 può sembrare deficitario, ma sappiamo che in coppa può succedere di tutto, e se riesci a segnare in trasferta è comunque da tenere in considerazioni. Non voglio giustificare, ma senza Osimhen da mesi e ora anche Mertens, ha l’assenza di due attaccanti titolari: una situazione particolare, ma non vorrei che si sia rotto tutto e stiano aspettando fine campionato. Mi pare che la cosa sia degenerata.
Mancano i risultati?
“Sono sempre quelli che determinano il futuro. Conta quello. Sento dire però che la squadra è tutta con Gattuso e ancora sono in corsa su tre fronti. Con lo Spezia, per me, è arrivato un segnale molto negativo, perché era una partita da vincere. Da lì la squadra ha perso quei tre punti, ma bene o male tutti hanno avuti difficili fin qui. Il problema vero è la mancanza di sinergia tra presidente e allenatore”.
Serve risalire la scala gerarchica per le responsabilità?
“Le colpe vanno sempre divise. Con Sarri era finito un ciclo, e con l’arrivo di Ancelotti avrebbero dovuto cambiare anche i calciatori. Normale che un tecnico nuovo richieda un cambio a livello di giocatori, che cerchi motivazioni diverse ed uno spirito nuovo. Al Napoli penso però che questo non sia stato fatto totalmente, e andrebbe chiesto a chi gestisce”.
L’Inter che morale avrà questa sera?
“Con la Juve secondo me hanno giocato una buona partita, e nel secondo tempo meritavano il pareggio almeno: sono convinto che il discorso Coppa Italia non sia chiuso del tutto, anche se ora devono tornare subito a pensare al campionato. Non credo che le vicende societarie diano fastidio, Conte è abituato a lavorare in grandi contesti e i giocatori sono d’esperienza”.
Tra i venti club di Serie A, chi ha fatto il miglior mercato?
“Secondo me il Milan è riuscito a modellare il suo organico. Tomori ha esperienza in Premier, Mandzukic ha giocato poco ed è normale faticare per ritrovare i ritmi, ma sarà utilissimo: è leader di grandi motivazioni, come Ibra. Le altre big si sono mosse poco. Guardando a chi lotta per non retrocedere, il Cagliari ha provato a fare diversi acquisti, e il Torino ha preso Sanabria ma sopratutto Mandragora, un regista che sarebbe stato utilissimo per Giampaolo”.