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Ancelotti: “Squadra mi dà grandi segnali”

Real Madrid

Il tecnico azzurro Carlo Ancelotti,
ai microfoni di Sky Sport, ha commentato la vittoria del suo Napoli contro l’Inter: “Addio Allegri? Non hai mai la certezza matematica, rimani sempre nel dubbio. L’esonero fa parte del lavoro di un allenatore, una volta era considerato diverso, ora l’esperienza segna per noi allenatori conta il risultato, diventa difficile avere la possibilità di programmare nel tempo. Ho sofferto molto di più l’esonero al Parma rispetto a quando sono stato esonerato dalla Juventus, fa parte del tuo mestiere. Preoccupazioni per la prossima stagione? No, perchè? Io mi trovo benissimo, c’è una clausola il 30 maggio e spero che il Napoli me la eserciti. Sono legato al Napoli per due anni e spero di rimanerci”.

“Questo risultato punto di partenza per la prossima stagione? La partita di oggi mostra che abbiamo grandi qualità, soprattutto in mezzo al campo. E’ stata una stagione di alto livello nella prima parte, un po’ meno nella seconda. Non è facile preparare questo tipo di partite quando non ci giochiamo niente, conta la serietà dei giocatori”.

“Questa squadra mi dà grandi segnali ma non solo oggi, me li ha dati durante la stagione. E’ mancata un po’ di continuità, poi l’infortunio di Albiol che ci dà sicurezza dietro, un periodo particolare per Allan legato al mercato, ma ci stiamo ritrovando in questo finale di stagione”.

“Ho già in testa dove poter migliorare questa squadra? Sì, non mi va di partire di individualità, dove si può migliorare lo abbiamo fatto vedere in queste partite, molta più pressione offensiva rischiando anche qualcosa. Questa è una squadra che fa più fatica a difendere nella propria metà campo rispetto alla metà campo avversaria”.

“Al nostro calcio serve più intensità? Secondo me il calcio italiano non deve perdere le sue peculiarità, grande attenzione ai dettagli e concentrazione sotto il punto di vista tattico. Per trovare intensità bisogna avere spazi ampi, molti ribaltamenti, è più facile trovarlo da altre parti, le nostre difese sono molto attente, è complicato trovare questo tipo di intensità. Non bisogna perdere le peculiarità legate alla fase difensiva”.

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