Alt nell’incolpare Insigne, è stata solo sfortuna. Si critica il criticabile è pure giusto

Il Napoli non va oltre lo 0-0 con la Dinamo Kiev, al San Paolo il match di Champions si chiude tra i fischi dei tifosi partenopei evidentemente delusi dal pareggio a reti bianche. Ma come hanno sottolineato Reina e Sarri, dopo il pari tra Besiktas e Benfica, anche un successo non avrebbe cambiato di molto la classifica con la qualificazione che va conquistata sul campo dei portoghesi nell’ultimo turno del girone. Per Lorenzo Insigne, dopo la doppietta di Udine, non è stata una serata da incorniciare: pochi spunti, rari fraseggi con i compagni ma anche tanta sfortuna. Al 23′ del primo tempo, infatti, il talento di Frattamaggiore, lanciato perfettamente da Mertens in profondità sull’out mancino, ha controllato bene e stava per rientrare sul destro per calciare, ma è inciampato in una zolla che si è alzata improvvisamente. Azione ghiotta sfumata tra fischi dei critici e applausi di chi ha giustamente preferito incoraggiare il ragazzo. Sì, giustamente, perchè quello di Insigne non è un errore tecnico da fischiare, ma semplicemente un episodio sfortunato. In quel momento Insigne ha fatto la scelta giusta, ma purtroppo la malasorte ha deciso di non sostenere il suo incedere. Criticare è giusto, ma va criticato il criticabile, altrimenti si scade nel ridicolo e nell’autolesionismo.