Home Copertina “La rappresaglia italica contro lo Scandinavo lifestyle”

“La rappresaglia italica contro lo Scandinavo lifestyle”

“A morte l’Ikea! Cacciate dal suolo italico l’invasore in formica! Mai più acquistare da quei Vichinghi poltrone Ystad e scopini per il wc Bolmen! Solo così ci riprenderemo l’onore che ieri sera quei selvaggi e inesperti totali di pallone, hanno osato infangare sul divino prato di San Siro in Milano. Ma lo sanno costoro chi siamo NOI? Popolo di poeti, santi, navigatori! NOI, quattro volte campioni del mondo, non una ma QUATTRO! Come diavolo si sono permessi sti bell’imbusti di sbatterci fuori dal Mondiale 2018??? Lo sanno dove possono mettersele le loro matite???”

Eh, come se poi la colpa fosse la loro!!! Non sia mai che si faccia un umano, sacrosanto e umilissimo esame di coscienza!!! NOOOOOO! Noi siamo stati i Campioni del mondo! Ecco, siamo stati, e quel tempo passato prossimo del verbo essere la dice lunga! Quello che negli ultimi due anni si è visto di quella Nazionale di instancabili combattenti del pallone, dei Totti, dei Del Piero, dei Gattuso, dei Pirlo, dei Cannavaro, solo per citarne alcuni, è solo il post-it su cui sono stati scritte parole a caso e poi appallottolato e finito in un cestino. Questa è l’immagine di questa squadra, E non saranno le lacrime a fiumi di Buffon o la ferocia di Bonucci nell’abbandonare a bordo campo la maschera in carbonio che gli contornava il naso, a farci ricordare la disfatta epocale in ambito calcistico della nostra Nazione. Tutte le colpe al Capitano di s(V)entura, un allenatore che non ha saputo gestire una rosa di giocatori “mista”, ossia formata da alcuni conclamati talenti ed altri considerati tali e certamente, per questo, sopravvalutati. Un allenatore che probabilmente non si è finora fidato nemmeno della sua ombra e che, quindi, non ha potuto riporre fiducia in alcuni pezzi del suo personale puzzle, volutamente fatti fuori dal campo oppure usati indegnamente come piattelli per i fucili di crudeli pseudo giornalisti di chiara identità ruffiana. Chissà chi c’era da compiacere! Le alte sfere? Il giovincello Presidente della FIGC, a mio parere molto più adatto a presiedere la FIOEC “Federazione Italiana Osservatori Estasiati dei Cantieri”? I senatori in calzettoni, mutande e tatuaggi? O forse, e ahimè, semplicemente, stiamo parlando di persone sbagliate messe nel posto e nel momento sbagliato che, loro malgrado, hanno fatto entrare nella storia (in negativo) un intero Paese che di calcio vive, si nutre, respira e da ieri, schiatta in corpo. E’ inutile ora fare la rappresaglia contro i mobili svedesi dai nomi bizzarri e inveire furiosamente a colpi di “Mannaggia la Scandinavia!”. Ricordiamoci che la storia la scrivono i vincitori. Forse la Svezia con i colori del Chievo, le sue donne bellissime e l’emancipazione ai picchi più alti mai nemmeno immaginati da noi medievali, al Mondiale russo non vivrà che la fase a gironi, ma ora, in questo preciso momento, ha vinto e la storia l’ha scritta lei. Ha eliminato un baluardo del calcio mondiale nell’ultima gara per uno dei pochi posti disponibili per il circo mondiale targato Santa Madre Russia. Lo ha fatto in una gara di spareggio, punto più basso al quale non saremmo dovuti nemmeno arrivare… Ma tant’è, eccoci qua, tra polemiche sugli implacabili social, sfottò e forti desideri di tirare fuori dal garage la ghigliottina e iniziare a far saltare qualche testa colpevole di alto tradimento nei confronti della divina sfera, a prepararci mentalmente, sin da ora, a guardare le partite sul terrazzino, con la brocca di limonata ghiacciata sul tavolino e gli occhiali da sole, indossati per celare l’evidente rammarico per una figuraccia davvero…Mondiale!

Simona Cannaò

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