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Frosinone – Napoli 1 – 5, il miglior calcio è dei migliori, almeno per ora – Tattica e statistiche a cura di Crescenzo Tortora

I passi falsi delle altre. Il Napoli sfrutta i passi falsi di Inter, Fiorentina e Roma, e nonostante la Juventus vinca sul campo della Sampdoria, conquista il primato d’inverno, per la felicità di squadra e tifosi. Gli azzurri di Sarri affrontano un ostacolo facile dal punto di vista tattico e tecnico, ma insidioso perché i risultati sugli altri campi avrebbero potuto far barcollare la tenuta mentale azzurra.

Soccer: Serie A; Frosinone-Napoli5 gol e il successo perentorio. Sarri opta per un turnover di 2 uomini rispetto alla formazione tipo azzurra, Strinic al posto di Ghoulam e lascia riposare anche Insigne, al suo posto Mertens. Il Frosinone gioca con un classifo 4-4-2, e mantenendo le linee di difesa e centrocampo strette riesce con attenzione a limitare gli attacchi azzurri nei primi 20 minuti. L’impressione è che questa attenzione possa essere superata attraverso un calcio da fermo, e infatti, da calcio d’angolo Jorginho serve sul secondo palo Albiol, che segna il suo terzo gol con la maglia del Napoli. Dopo il primo gol il Frosinone comincia a perdere i contatti tra le linee ed arriva anche il secondo gol. E’ Higuain che si incunea nella difesa avversaria e viene steso. Rigore centrale e portiere battuto. Ormai il Frosinone è inerme contro il gioco spumeggiante del Napoli, e nonostante tenti di pressare alto e imbrigliare gli uomini di Sarri in fase di partenza dell’azione, questi sono bravi ad uscire con triangolazioni veloci e precise. Il Frosinone si sfilaccia e nel secondo tempo si creano delle praterie che prima Hamsik e poi Higuain sfruttano per segnare due splendidi gol. Hamsik si rende interprete di una lunga sgroppata, torna all’antico, e piazza di sinistro un pallone radente che si insacca a fil di palo. Higuain, dal canto suo, segna la sua ennesima doppietta stagionale, la sesta in stagione. Sguscia di potenza tra due avversari e poi dribbla il terzo difensore e il portiere e segna a porta sguarnita. Ma non è finita. Il Napoli non è domo. Un instancabile Callejon ruba palla e serve Gabbiadini (subentrato al Pipita), che inventa da fermo una parabola che si insacca all’incrocio dei pali. Entreranno anche El Kaddouri per Callejon e Chalobah per Hamsik. Nel finale, sullo 0-5, gli azzurri concedono il gol della bandiera agligol_Frosinone_FIN avversari, che liberano bene l’uomo al cross sulla sinistra, che la mette in area, Sammarco viene servito da una sponda di Tonev e segna. Gol bello e meritato per gli uomini di Stellone. Errore di Strinic, che si accentra troppo e Chalobah lascia andare Sammarco (da notare la distanza tra Strinic e Tonev, con Sammarco libero di inserirsi da dietro).

Statistiche e giocatori. Napoli preciso e veloce nei passaggi, riesce ad uscire da situazioni di pressione in maniera agevole e molto spesso tiene gli esterni stretti per poter sfondare la difesa avversaria e favorire anche l’inserimento dei centrocampisti. Il possesso palla è assoluto, gli azzurri tengono palla per 3/4 della partita. 24 tiri totali contro i 9 avversari, 10 nello specchio della porta contro i 3 avversari. 90% dei passaggi riusciti, equilibrio nei successi aerei. Le statistiche confermano la sensazione avuta dal vivo, diversamente dal solito il Napoli ripartisce gli attacchi su tutto il fronte offensivo. Tranne per l’inoperoso Reina il giudizio è positivo per tutti, per Hysaj ottime azioni e movimenti, per Strinic un’incertezza sul gol avversario, ma merita le parole di incoraggiamento di Sarri, il croato si dedica di più alla fase difensiva. Ordinati i centrali di difesa e i centrocampisti. Hamsik impreziosisce la sua prestazione con un bel gol e Allan si rivaluta dopo alcune prestazioni sottotono. Mertens non all’altezza di se stesso, e Callejon resta un giocatore fondamentale per il sacrificio profuso in fase difensiva. Higuain è il dio azzurro. Gabbiadini ritorna a giocare e pensa e realizza un gol da opera d’arte.

Il Napoli è primo al giro di boa, a 26 anni dall’ultima volta. Il miglior calcio è dei migliori, almeno per ora. Questo primo posto premia le scelte societarie, l’operato di Sarri e la qualità di una squadra che è stata messa spesso in discussione, a confermare anche dati oggettivi che già premiavano la squadra di Sarri come una delle migliori, se non la migliore della Serie A (leggi gli articoli sulle statistiche di WhoScored e squawka). La squadra è raggiante, i tifosi esultano, la felicità per queste vittorie è l’essenza dello sport, ma ora testa al Sassuolo, con un occhio alla vera padrona del campionato, la Juventus!

Crescenzo Tortora

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E' laureato in Fisica ed è ricercatore in astrofisica: si occupa dello studio dell'evoluzione delle galassie e dell'Universo. E' un appassionato tifoso del Napoli e curioso di capire il calcio attraverso i numeri e le statistiche, e non solo attraverso le sensazioni personali! Scrive di calcio ed in particolar modo del Napoli. E' un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24