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Dries Mertens: “Sono rimasto a Napoli, per cercare di vincere lo scudetto”

L’attaccante del Napoli Dries Mertens ha rilasciato un’intervista al  Corriere Della Sera. Ecco le sue parole: “Il patto vero non l’ho fatto con lo spogliatoio, ma con la città che aspetta di vincere lo scudetto da circa 30 anni.  Sono rimasto per questo,perché credo in Sarri e nel progetto. Ho rinunciato a guadagnare un po’ di più in Cina, ma i tifosi meritano di vincere e noi speriamo di riuscirci.A Napoli ho ancora un contratto di due anni a 28 milioni di euro a stagione, ora voglio continuare a divertirmi e vincere.Nel calcio tutto può succedere, ma meglio non andare oltre. L’ordine che mi ha detto Juventus, Napoli, Inter e Roma non mi piace, meglio invertire le prime due squadre a maggio. Questa è una squadra forte veramente, allenata da un comandato che ha cambiato tutti i giocatori. La filosofia di gioco di Sarri ci fa esprimere nel migliore dei modi. Siamo una squadra che quando ha la pala si diverte e ci sono 25 calciatori che tutti remano verso uno stesso obiettivo.  Il secondo tempo con la Fiorentina ci ha detto che siamo in ripresa. Rispetto allo scorso anno siamo diventati più maturi. Non sono un attaccante che vive per il gol, preferisco fare pure gli assist, basta che si vinca. Questi sono momenti complicati che possono capitare, l’importante e che non abbiamo perso troppo terreno. davanti a noi resta solo l’ Inter, siamo solo a metà del nostro cammino per l’obiettivo che si chiama scudetto. Non credo che siamo stanchi, siamo sempre giovani e restiamo sul pezzo. Prima mi lamentavo se non giocavo tutte le partite, adesso voglio restare sempre sul rettangolo verde di gioco. Il vero problema e che ormai gli avversari ci conoscono e riescono a bloccarci. Dovremo inventarci qualcos’altro per diventare ancora più imprevedibili. In Champions League abbiamo dato tutto, così come faremo in Europa League. Nel calcio ci sono gli episodi che ci sono girati contro, poi abbiamo pagato pure gli infortuni.  Non è una giustificazione e in una stagione devi tener conto che possono capitare. Non ho fatto caso che mi sia dimenticato di fare gli auguri per il compleanno di Higuain. Capita questo. Per quanto concerne il suo gol al San Paolo, sapevamo che fosse un fuoriclasse, ma adesso gioca in un’altra squadra e non mi va di parlare di lui. Sarri penso che sia stressato, cinque pacchetti di sigarette al giorno. Io non farò mai il tecnico, troppo stress. Mi piacerebbe allenare calcio  ai bambini”.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24